RODHIOLA

Dimagrante, stimola la serotonina, abbassa i livelli di grasso nei tessuti, dona senso di sazietà, antiossidante, aumenta il sistema immunitario, l’apprendimento e la memoria, ha un’azione cardioprotettiva, effetti positivi sulla tiroide e sul fegato: un altro miracolo della natura? Uno dei tanti miracoli della natura.
Cresce a 3000-5000 metri in Scandinavia, Lapponia, Siberia; impiegata nella medicina popolare per alleviare la stanchezza, la Rodhiola fu studiata dallo scienziato russo Nicolai Lazarev che coniò per lei il termine “adattogena”, cioè capace di adattarsi alle necessità dell’organismo. In Siberia era nota con il nome di “radice d’oro” ed usata per resistere al freddo, alla depressione; la conoscevano i forti guerrieri mongoli, oggi la usano i cosmonauti e gli atleti russi.
La Rodhiola annovera numerosi componenti: fitosteroli, tannini, macro e micro elementi, flavonoidi; i glicosidi in particolare aumentano i livelli di dopamina che trasmette al SNC un segnale di rilassamento. Nell’aumentare la resistenza allo stress e allo sforzo pare più forte del Ginseng ma, a differenza di questo, non provoca effetti come eccitabilità e costipazione pur mantenendo l’efficacia di tonicità, mentale e fisica, favorendo lo sviluppo dei muscoli a discapito della massa grassa, migliorando l’apparato genitale.
Alle dosi consigliate la Rodhiola non ha tossicità ma è preferibile evitare in caso di sovreccitabilità o esaurimento grave. Non assumere in gravidanza.
Su questa pianta sono in corso studi di approfondimento anche se è difficile pensare di allargarne ancora il campo di attività benefica pur non volendo porre limita alla natura amica.