ECHINACEA

Le nove specie di Echinacea conosciute sono tutte originarie del Nord America, dal Messico alle Montagne Rocciose fino alla catena degli Appalachi. Gli indiani americani usavano l’Echinacea a scopo medicinale, per combattere raffreddore, mal di testa e di stomaco; per uso locale curavano ferite, ustioni, punture d’insetti.
Studi recenti hanno confermato le proprietà attribuite dai nativi soprattutto per le malattie da raffreddamento; l’Echinacea ha infatti attività immunostimolante (aumento delle difese endogene), antivirali, antibatteriche, antinfiammatorie, riepitelizzanti e cicatrizzanti.
Numerose ricerche ne hanno evidenziato l’efficacia nelle sindromi influenzali, sia in modo preventivo che con il disturbo in atto, riducendo la durata dell’infezione.
Ne viene consigliato l’uso sia nel trattamento delle vie respiratorie che delle vie urinarie; per uso esterno si utilizza per affezioni cutanee, ferite, afte, dermatiti; per uso cosmetico viene impiegata per le pelli secche e screpolate, come rassodante per le pelli rilassate giacché manifesta un’azione riepitelizzante, levigante, antirughe, antismagliature.
A scopo preventivo se ne consiglia l’assunzione per circa 15 giorni seguiti da una pausa – sembra infatti che la continuità renda meno efficace il trattamento. Si può quindi adottare un ciclo di 15 giorni al mese per tutta la durata dell’inverno.
Le proprietà di questa pianta sono da attribuire in particolare all’Echinacoside e all’Echinaceina ma, come sempre in fitoterapia, è la sinergia del fitocomplesso che conferisce le numerose proprietà all’Echinacea, per l’azione combinata di più principi attivi.
 
Informazioni tratte da pubblicazioni ufficiali (articolo della dott.ssa Marina Multineddu)